Il Self Empowerment ha preso piede negli anni ’60 in U.S.A. con Carl Rogers e Abram Maslow (psicologi umanistici) i quali introdussero l’idea che ogni individuo possiede risorse interne che possono essere utilizzate per autodeterminarsi, migliorando così l’autostima e l’autoefficacia.
Nel contesto attuale, si tratta di una pratica di auto-aiuto che si basa su principi della psicologia e della filosofia, ed è un approccio che, se ben strutturato, può portare ad un miglioramento tangibile sia nella vita professionale che privata. È quindi una sorta di potenziamento, un processo di riconquista della consapevolezza di sé, delle proprie potenzialità e del proprio agire.
Il Self Empowerment è tra le soft skill più importanti di questo periodo storico, ma perché?
Il tasso di sopravvivenza delle imprese in termini di longevità è molto basso. L’importanza di sapersi adattare alle trasformazioni è indispensabile e quando un’azienda decide di investire e lavorare sulle competenze delle risorse, allora punta ad essere una realtà di successo.
Un datore di lavoro attento al benessere dei propri collaboratori e dell’azienda nota subito dei grandi vantaggi nel lavorare con persone orientate allo sviluppo di nuove competenze, indirizzate verso il raggiungimento di nuovi obiettivi e tese verso il superamento di nuove sfide. Questa skill va quindi stimolata, incoraggiata e coltivata in ambito lavorativo per incentivare e per stimolare nuove competenze, per aggiornarsi, per essere proattivi e per migliorare anche di conseguenza il clima aziendale.
Per realizzare un percorso di self-empowerment esistono approcci e metodi differenti, noi di Maatmox possiamo contare su un ottimo numero di professionisti, trainer, formatori e facilitatori esperienziali esperti nel creare corsi e percorsi ad hoc per affrontare il potenziamento delle risorse umane.
Contattaci per saperne di più