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IL FACILITATORE

La formazione esperienziale, per andare oltre il classico “team building” e necessita di un apprendimento concreto.

 

La formazione esperienziale, per andare oltre il classico “team building” e produrre un processo di apprendimento, necessita di una fase di riflessione guidata, condotta da un esperto in grado pianificare, guidare e gestire le dinamiche mentali e relazionali che si generano durante l’evento: questo esperto è il facilitatore.

La formazione tradizionale utilizza generalmente un approccio “outside in”, dove l’insegnante è un esperto in una specifica materia che trasmette tali informazioni e conoscenze agli allievi durante lezioni frontali. Al contrario, l’apprendimento esperienziale sfrutta la motivazione, l’interesse e le capacità intrinseche delle persone su cui poi vengono sviluppate nuove conoscenze e abilità: un approccio “inside out”.

Il ruolo del facilitatore è di creare uno spazio sicuro e ospitale dove i partecipanti possano riflettere e dare significato alle loro esperienze.
La rimozione da parte del formatore di alcuni ostacoli, quali il contesto quotidiano o alcuni schemi mentali personali, creano le condizioni necessarie perché i partecipanti possano riflettere autonomamente.
Il facilitatore, quindi, non fornisce risposte, non da consigli personali e non dice alle persone come e cosa dovrebbero fare. Il suo ruolo è di gestire i complessi processi relazionali durante l’esperienza formativa, aiutando i partecipanti a raggiungere gli obiettivi prefissati, siano essi individuali o di gruppo.

I compiti del facilitatore includono:

  • Supportare la riflessione personale (tratti caratteriali, capacità e ruoli).
  • Incoraggiare la libera espressione per promuovere il confronto e la condivisione.
  • Analizzare e chiarire dinamiche, obiettivi, bisogni e finalità.
  • Suggerire comportamenti e metodi comunicativi che facilitino la comunicazione interpersonale.
  • Gestire la partecipazione attiva in tutte le fasi della formazione esperienziale.

I metodi impiegati dipendono dalle situazioni e dalle necessità specifiche, ma ogni esperienza formativa può portare al raggiungimento degli obiettivi se gestita da facilitatori esperti. Infatti, a seconda delle circostanze, la metodologia applicata può concentrarsi sui singoli o sul gruppo, per esempio attraverso le small techniques o l' outdoor trainings.

Essere un facilitatore esperto significa permettere ai partecipanti di analizzare i propri punti di debolezza e di forza, focalizzandosi sul potenziamento delle competenze stabilite. A livello collettivo, inoltre, permette una maggiore comprensione e un migliore utilizzo delle capacità personali, relazionali e comunicative, fondamentali sia nei contesti personali sia professionali.

 

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