IL CICLO DI KOLB: IN COSA CONSISTE LA METODOLOGIA
Il ciclo di Kolb, che prende il nome dall’educatore statunitense che l’ha sviluppato, è un modello che definisce l’ apprendimento esperienziale come un processo a spirale. Nello specifico, seguendo le quattro fasi che lo compongono, da un’esperienza si possono acquisire, sviluppare e migliorare competenze e abilità che vanno nuovamente sperimentate e verificate, traducendosi in una nuova esperienza da cui il ciclo può ricominciare.
Gli step identificati da Kolb che rendono la metodologia esperienziale efficace ed efficiente sono:
- Esperienza Concreta: Sperimentare personalmente e discutere l’esperienza vissuta nell’ambito del laboratorio formativo, enfatizzando gli aspetti emozionali e l’intuizione.
- Osservazione Riflessiva: Osservare, riflettere e interpretare le sensazioni e i comportamenti emersi durante l’esperienza, focalizzandosi sulla comprensione e la profondità di analisi.
- Concettualizzazione Astratta: Produrre e schematizzare concetti e abilità estendendoli a situazioni esterne, sia lavorative sia personali, enfatizzando la logica e la generalizzazione.
- Sperimentazione Attiva: Verificare le conoscenze e competenze acquisite in situazioni nuove, focalizzandosi sul cambiamento e sull’evoluzione.
Quest’ultima fase diventa a sua volta un’Esperienza Concreta che da inizio a un nuovo ciclo di apprendimento, da qui la definizione di David Kolb di apprendimento esperienziale come processo a spirale.
LE ESPERIENZE DEL CICLO DI APPRENDIMENTO ESPERIENZIALE DI KOLB
Una delle esperienze formative più conosciute come metafora aziendale è quella della Cooking Class. Per cucinare infatti occorre utilizzare risorse, conoscenze, organizzazione e metodi, esattamente come in azienda. Per citare un esempio: una delle aziende con cui abbiamo collaborato cercava un metodo innovativo ed efficace per agevolare un momento di grande cambiamento. Gli obiettivi definiti erano quelli di: accrescere il senso di appartenenza, alimentare le relazioni interpersonali, imparare a lavorare in squadra e prendere decisioni all’interno del team riconoscendo e integrando ruoli e risorse disponibili.
Nella fase di Esperienza Concreta, la cucina è diventata un laboratorio di formazione e apprendimento, dove il facilitatore ha guidato e stimolato i partecipanti a vivere in prima persona situazioni paragonabili alla realtà aziendale. Le fasi di Osservazione Riflessiva e di Concettualizzazione Astratta hanno visto i partecipanti riflettere individualmente e in gruppo sui comportamenti, sulle sensazioni e sulle abilità emerse. Inoltre, sempre grazie al facilitatore, tali consapevolezze sono state generalizzate e riportate al contesto personale e professionale. La fase di Sperimentazione Attiva è quella più personale visto che consiste nell’applicare i concetti e le abilità acquisite in contesti quotidiani. Per monitorare questa fase, ai partecipanti è stato inviato un questionario di autovalutazione, utile anche per un’ulteriore riflessione sull’esperienza formativa.
La formazione esperienziale sfrutta attività con forti analogie con ciò che accade nella quotidianità. Attraverso le quattro fasi del Ciclo di Kolb, queste metafore proiettano l’individuo in un vero e proprio laboratorio di formazione e permettono l’acquisizione, lo sviluppo e il miglioramento di abilità e competenze utili sia nell’ambito lavorativo sia in quello personale.